Il processo di sterilizzazione dei ferri odontoiatrici
Tutti gli strumenti utilizzati, non monouso, vanno raccolti in un contenitore e trasportati nell’area di sterilizzazione.
Qui vengono raccolti in macchina Multisteril che quando è piena viene attivata per effettuare un processo di decontaminazione-lavaggio con detergenti e trattamento con ultrasuoni ed asciugatura finale.
Gli strumenti vengono quindi controllati per essere certi della loro pulizia ed integrità.
Mentre gli strumenti che necessitano di manutenzione vanno inoltre lubrificati con prodotti idrosolubili.
Dopo il controllo, gli strumenti vengono sigillati tramite imbustatrice. La confezione serve per garantire la sterilità dello strumento fino al suo prossimo utilizzo. Sulle buste viene inoltre applicata la data del suo confezionamento, sapendo che la sterilizzazione della busta sigillata ha una validità di 2 mesi.
Gli strumenti confezionati vanno inseriti in un’autoclave che rilascerà vapore fino ad una temperatura di 121° o 134° al massimo. Questa fase serve per eliminare i microrganismi rimasti anche dopo il lavaggio.
Una volta finito il ciclo dell’autoclave, gli strumenti vengono messi in appositi contenitori di stoccaggio.
Si sottolinea inoltre che è opportuno, per assicurare una buona sterilizzazione allo studio odontoiatrico, settimanalmente controllare la superficie di sterilizzazione e la data sulle confezioni sterilizzate, effettuare il vacuum test per il rilascio del vuoto dell’autoclave, e infine svolgere il test degli integratori chimici. Periodicamente si deve fare un test di controllo delle vasche ad ultrasuoni, un test sulla sigillatrice, il Bowie & Dick Test, l’ Helix Test e il See Test.