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METODICHE CHIRURGICHE
METODICHE CHIRURGICHE E PATOLOGIA ORALE CHIRURGICA

La chirurgia orale di cui ci si occupa nel nostro studio:

  1. asportazione dei frenuli labiali
  2. avulsione di elementi inclusi
  3. biopsie ai fini di valutazione istopatologica
  4. estrazioni dentarie semplici e complesse
  5. germectomie
  6. implantologia a carico differito
  7. implantologia a carico immediato
  8. infezioni oro-facciali
  9. neoformazioni cistiche
  10. periodontiti apicali (apicectomie con otturazione retrograda)
  11. rialzo del pavimento del seno mascellare
  12. rigenerazione ossea guidata
  13. trattamento delle anomalie di eruzione
  14. traumatologia dento-alveolare
  15. protesizzazioni complesse su impianti zigomatici

Come sostituire uno o più denti mancanti?

Quando vengono persi uno o più denti, ci sono diverse modalità di trattamento per ripristinare gli elementi:

  • protesi dentale parziale rimovibile: una protesi che appoggia sui tessuti molli del cavo orale e che non è ancorata in maniera fissa, in modo che il paziente possa rimuoverla per le procedure di igiene quotidiana;
  • ponte dentale su elementi naturali: viene costruito su due denti contigui limati che fanno da pilastro e ripristina l’elemento perso tra i due pilastri. Si tratta di una protesi cementata, che non può essere rimossa dal paziente;
  • impianto dentale singolo: fornisce il supporto per una corona fissa in ceramica e mima la presenza di una radice dentale. Anche in questo caso il paziente non lo può rimuovere;
  • ponte dentale fisso su impianti: viene costruito dopo aver posizionato alcuni impianti in punti strategici, in modo che questi impianti facciano da pilastro per i denti mancanti. Si tratta di un trattamento che riduce notevolmente i costi perché limita il numero di impianti da inserire;
  • Toronto – All on four – All on six: sono nomi diversi che esprimono lo stesso concetto. L’esecuzione di un unico manufatto protesico che riproduce tutta l’arcata dentale con materiali meno nobili ma che danno la possibilità di avere una riabilitazione protesica fissa su 4 o 6 impianti.

Impianto dentale: guida all’uso

Gli impianti dentali costituiscono una delle possibilità terapeutiche per ripristinare la perdita di uno o più denti.

Gli impianti sono costituiti da tre elementi:

  • la vite endossea che viene inserita all’interno dell’osso come una vera e propria radice dentale. E’ fatta di titanio, un materiale altamente biocompatibile che non provoca il fenomeno del rigetto;
  • l’abutment che funge da raccordo tra la vite e la protesi che andrà a sostituire il dente;
  • la protesi, ovvero una corona di ceramica, zirconia o materiali resinosi, della forma del dente mancante.

Prima dell’intervento

Prima dell’intervento è necessario raccogliere tutto il materiale diagnostico ovvero: radiografie (ortopanoramiche e tc cone beam), fotografie e modelli in gesso, per poter fare una corretta diagnosi e piano di cura.

Per garantire la buona riuscita dell’intervento, prima di inserire gli impianti, è necessario adottare alcuni accorgimenti.

  • Corretta igiene orale
    Uno dei prerequisiti fondamentali è che il cavo orale sia pulito e in salute, è quindi doveroso sottoporsi ad una o più sedute di igiene orale professionale, per rimuovere tutti i residui di placca e tartaro, che il solo spazzolino non è in grado di rimuovere.
  • Terapia antibiotica
    Le più recenti linee guida, consigliano di assumere la terapia antibiotica mezz’ora prima dell’intervento. L’antibiotico di prima scelta in ambito odontoiatrico è l’amoxicillina.
    L’amoxicillina è in grado di agire sui principali microrganismi presenti nel cavo orale, fornendo così degli ottimi presupposti per la buona riuscita dell’intervento. L’amoxicillina è un antibiotico che fa parte della classe delle penicilline, in caso di allergia a questi antibiotici è sempre doveroso informare il proprio medico dentista, che provvederà così a sostituire l’amoxicillina con una molecola diversa, ma altrettanto efficace.

Durante l’intervento

Anestesia e sedazione cosciente
Durante l’inserimento degli impianti viene effettuata l’anestesia locale, cioè la zona “addormentata” si trova solo a ridosso del sito implantare.
In caso di persone particolarmente ansiose, ò possibile utilizzare la sedazione cosciente ovvero una miscela di protossido di azoto e ossigeno, che viene inalata attraverso una mascherina posta sul naso, per tutta la durata dell’intervento

Terapia cortisonica
In alcuni casi lo specialista potrebbe decidere di somministrare anche una terapia cortisonica per prevenire la formazione di gonfiore eccessivo: una normale conseguenza di ogni intervento chirurgico.

Dopo l’intervento

Dopo l’intervento è doveroso seguire le indicazioni fornite del proprio medico dentista, per evitare eventuali complicazioni:

  • la terapia antibiotica, iniziata prima dell’intervento, va proseguita per altri 6 o 10 giorni giorni, a seconda delle indicazioni date dallo specialista;
  • evitare il fumo: il fumo è molto irritante, quindi può contribuire in maniera negativa alla guarigione e alla buona riuscita dell’intervento. Tanto è vero che in alcuni casi può essere un criterio di esclusione all’intervento di chirurgia implantare;
  • nei primi giorni dopo l’intervento dentale è doveroso porre un po’ di attenzione all’alimentazione evitando cibi molto caldi, che potrebbero irritare i tessuti e provocare sanguinamenti;
  • evitare anche cibi molto piccoli come semi o frutta secca ed evitare cibi che fanno briciole, perché potrebbero contaminare la ferita;
  • cercare di prediligere cibi freschi e morbidi come: Gelati / Budini / Yogurt / Frullati /Formaggi / Uova
  • evitare: zuppe, minestre, pastine / Riso al dente e altri chicchi / Cibi piccanti.

Dopo l’intervento

Dopo l’intervento è doveroso seguire le indicazioni fornite del proprio medico dentista, per evitare eventuali complicazioni:

  • la terapia antibiotica, iniziata prima dell’intervento, va proseguita per altri 6 o 10 giorni giorni, a seconda delle indicazioni date dallo specialista;
  • evitare il fumo: il fumo è molto irritante, quindi può contribuire in maniera negativa alla guarigione e alla buona riuscita dell’intervento. Tanto è vero che in alcuni casi può essere un criterio di esclusione all’intervento di chirurgia implantare;
  • nei primi giorni dopo l’intervento dentale è doveroso porre un po’ di attenzione all’alimentazione evitando cibi molto caldi, che potrebbero irritare i tessuti e provocare sanguinamenti;
  • evitare anche cibi molto piccoli come semi o frutta secca ed evitare cibi che fanno briciole, perché potrebbero contaminare la ferita;
  • cercare di prediligere cibi freschi e morbidi come: Gelati / Budini / Yogurt / Frullati /Formaggi / Uova
  • evitare: zuppe, minestre, pastine / Riso al dente e altri chicchi / Cibi piccanti.
Domande frequenti

Se non ho abbastanza osso?

Per garantire la stabilità dell’impianto, è necessaria una giusta quantità di osso, in modo che l’impianto possa osteointegrarsi, ossia fondersi con l’osso.

Se la quantità di osso è insufficiente, sono state recentemente sviluppate nuove tecniche:

  • impianti a diametro ridotto: presentano un diametro inferiore rispetto agli impianti standard e sono particolarmente utili nei settori anteriori;
  • mini impianti: caratterizzati da una lunghezza notevolmente inferiore rispetto a quelli tradizionali. Essendo più corti, questi impianti necessitano di una quantità inferiore di osso per il loro posizionamento;
  • interventi di rigenerazione ossea, a patto che ci siano le condizioni cliniche.

Dopo quanto tempo avrò la protesi provvisoria?

Dopo aver inserito l’impianto, a seconda della diagnosi, l’inserimento della protesi sarà immediato o ritardato di qualche mese.

  • a carico immediato: dopo aver inserito l’impianto, si inserisce immediatamente anche la corona provvisoria, che verrà mantenuta per 3 – 4 mesi o fino alla completa guarigione dei tessuti. Trascorso questo tempo verrà posizionata la protesi definitiva;
  • a carico differito: dopo aver posizionato l’impianto, si sigilla la gengiva che lo proteggerà dalla placca batterica orale. L’impianto rimarrà in sede fino alla completa osteointegrazione (ca 3-6 mesi). Trascorso questo tempo, si posizionerà la vite di guarigione per poi proseguire con la riabilitazione protesica definitiva.

Come mantengo una buona igiene orale?

L’impianto dentale deve essere regolarmente controllato, esattamente come i denti naturali, eseguendo regolarmente delle sedute di igiene orale professionale.
A casa puoi continuare ad utilizzare spazzolino e filo interdentale o scovolini, a seconda di quello che ti viene consigliato dallo specialista.

Sono troppo vecchio per mettere degli impianti dentali?

Non esiste un limite di età, le uniche controindicazioni riguardano lo stato di salute generale e del cavo orale.
Alcune patologie (diabete) o l’assunzione di farmaci particolari, possono rappresentare un motivo di fallimento o di controindicazione alle procedure implantologiche.

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