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ORTODONZIA – ORTOGNATODONZIA
L’ortodonzia è la specialità dell’odontoiatrIa che segue la prevenzione e la cura delle anomalie di posizione e di sviluppo dei denti e dei mascellari. I denti protrusi, affollati, con morso crociato raffigurano un quadro di malocclusione “cattiva masticazione”.

La pratica dell’ortodonzia prevede la prevenzione delle malocclusioni, lo studio, l’applicazione ed il controllo degli apparecchi correttivi al fine di trattare e risolvere queste anomalie.

L’ortognatodonzia fa tutto questo nel rispetto delle Articolazioni Temporo Mandibolari e dell’atteggiamento posturale del paziente.

LA PRIMA VISITA ORTODONTICA

L’ortodontista dopo aver visitato il bambino può semplicemente tenerlo sotto controllo per valutare nel tempo la crescita scheletrica dei mascellari e l’eruzione dentale, offrendo utili consigli per l’igiene orale e la prevenzione delle malattie del cavo orale.

Se, invece, il bambino presenta un grave problema dentale o dento-scheletrico, l’ortodontista può raccomandare un trattamento di tipo intercettivo che sarà immediato ma limitato nel tempo, ed eventualmente seguito da una seconda fase di terapia in dentizione mista tardiva o permanente.
Una visita precoce (4-6 anni), quindi, permette all’ortodontista di determinare come e quando è meglio intervenire per avere il massimo risultato nel minor tempo possibile e con minor spesa.

In molti casi un intervento intercettivo precoce raggiunge risultati che non saranno più possibili a crescita ultimata, in quanto il riconoscimento e la eliminazione di alterazioni funzionali possono togliere quegli stimoli accrescitivi negativi assai influenti specie nell’età prescolare.

CHE COSA PREVEDE
UNA CURA ORTODONTICA?

L’ortodontista, nell’ambito della prima visita, dopo un’accurata analisi del caso, lo studio sui modelli in gesso delle arcate dentali, delle radiografie della bocca (ortopantomografia) e del cranio (teleradiografia) oltre che alla valutazione posturale e funzionale del soggetto, elaborerà un piano di trattamento personalizzato per ogni singolo paziente e progetterà i relativi apparecchi ortodontici-ortopedici necessari al riposizionamento dei denti e dei mascellari.

Si potranno utilizzare apparecchi rimovibili (placche e apparecchi funzionali o trazioni extra-orali) o apparecchi fissi costituiti da attacchi ortodontici direttamente applicati sui denti nei quali vengono inseriti, di volta in volta, fili di diametro e forma diversi. Sono questi fili a determinare gli spostamenti dei denti unitamente ad altre sovrastrutture quali molle, elastici ecc.

CLASSIFICAZIONE DELLE MALOCCLUSIONI
CLASSE I

Corrisponde alla norma nei rapporti fra il mascellare superiore e la mandibola.
Una eventuale malocclusione in questa classe comporta solo dei problemi dentali, quali: protrusione, affollamento, rotazioni, disodontiasi ecc.

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CLASSE II

Il mascellare superiore si trova collocato troppo in avanti o l’inferiore è troppo indietro

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CLASSE III

Il mascellare inferiore è troppo in avanti o il superiore è troppo indietro

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ALTRI PROBLEMI ORTODONTICI

MORSO APERTO

In occlusione i denti posteriori vengono a contatto, mentre gli anteriori rimangono distanziati. Queste problematiche sono molto gravi e sono spesso associate a deglutizione atipica, problematiche respiratorie o problematiche posturali.

MORSO PROFONDO

In occlusione gli incisivi superiori coprono in eccesso quelli inferiori. Tale problematica è spesso associata ad una tipologia brachi-facciale (faccia quadrata) e seconda classe dentale con sofferenza delle ATM. Non sempre è indicato correggerlo a patto che gli incisivi non vadano a traumatizzare la gengiva degli incisivi superiori e non ci siano sofferenze delle ATM o del rachide cervicale.

MORSO CROCIATO o CROSS-BITE

In occlusione alcuni denti superiori chiudono all’interno dei rispettivi denti inferiori con possibile deviazione della mandibola, asimmetria facciale e alterata postura di testa e collo.

GRAVI AFFOLLAMENTI DENTALI

Un’immagine vale 100 parole:

DISODONTIASI O ECTOPIA DENTALE

Sono casi clinici ove uno o più denti non erompono in arcata o erompono in sede diversa. Gli elementi dentali più esposti a tale problematica sono i canini superiori e inferiori come anche i premolari spesso associabili a perdita precoce dei denti decidui corrispondenti.

TECNICHE E APPARECCHIATURE
Il nostro studio segue da anni le tecniche ortodontiche dei migliori autori e professionisti del settore

Ogni tecnica va considerata come un’arma o meglio una freccia in più al nostro arco per poter correggere meglio determinate malocclusioni. Pertanto più frecce si posseggono più sarà semplice e veloce correggere alcune problematiche ortodontiche.

Tecniche di ortodonzia fissa:

Ricketts, Edgewise, Sato, Ortodonzia linguale bidimensionale, Ortodonzia linguale e vestibolare senza attacchi ortodontici.

Apparecchiature mobili funzionali:

Planas, Frankel, Bimler, Fubicon, Cervera, Invisalign.

Ma come diceva il mio primo “vero” insegnante il Prof. Carl Gugino, la meccanica incide solo per il 5% su un trattamento ortognatodontico; ciò che conta è la corretta diagnosi per definire gli obiettivi del trattamento e il piano di cura più idoneo per quel determinato paziente.

La filosofia, che contraddistingue il nostro studio, prevede un’ortognatodonzia funzionale nel rispetto delle Articolazioni Temporo Mandibolari e della postura del soggetto con programmi di cura che nel 99% dei casi non prevedono estrazioni di alcun elemento dentale  se non dei denti del giudizio.

Ogni nome che viene citato è frutto di anni di studio, di applicazione e di ricerca sia degli autori che dei professionisti che seguono queste tecniche.

 

CEFALOMETRIA COMPUTERIZZATA

Partendo dalla indispensabile realizzazione di una radiografia del cranio in posizione latero-laterale e postero-anteriore è possibile effettuare lo studio craniometrico della malocclusione tramite un moderno software computerizzato.

L’ortodontista elabora i dati dimensionali delle basi ossee del paziente e delle sue arcate dentarie, relazionandole alla base cranica ed ai suoi tessuti molli.

Lo scopo non è solo quello di elaborare una precisa ed accurata diagnosi, della dismorfosi del paziente, ma anche di visualizzare, in pochi secondi,  sullo schermo del computer, come sarà il piccolo paziente dopo due e quattro anni di trattamento (VTP) Visual Treatment Planning e a fine crescita.

NERO: caso clinico iniziale
ROSSO: previsione di cura a fine trattamento ortodontico

Per comprendere meglio ti invitiamo a visionare alcuni casi clinici risolti dal nostro studio ottenuti evitando l’estrazione dentale

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